La città di Castelfranco Veneto si trova esattamente tra le province di Treviso, Padova e Vicenza. Deve la sua fortuna alla sua posizione strategica: le sue mura difensive di forma quadrata, ancora simbolo della città, furono erette tra il 1195 e il 1199 al confine tra le tre città medievali. Cento famiglie di uomini liberi furono mandate da Treviso ai coloni, a cui furono concesse fattorie e case esenti da imposte, da cui il toponimo Castelfrancho: un castello, appunto, “libero” di tasse.
La Repubblica di Venezia
Fu comunque durante il dominio della Repubblica di Venezia che Castelfranco ebbe il periodo di massimo splendore: la Serenissima favorì la colonizzazione del territorio e lo sfruttamento dei fondi ancora vacanti e, di conseguenza, fu rafforzata la commercializzazione dei prodotti agricoli. Nel frattempo, la campagna intorno alla città divenne una destinazione turistica popolare per le famiglie del patriziato veneziano, che qui costruirono le loro ville. È proprio durante il periodo del dominio della Serenissima, tra il XV e il XVI secolo, che Giorgione operò, uno dei più importanti esponenti della scuola veneziana: la Pala di San Liberale può ancora essere ammirata nella Cattedrale di Santa Maria Assunta. La sede del Museo Civico di Castelfranco è la casa natale del pittore, dove è ancora visibile il fregio delle arti liberali e meccaniche, un’opera attribuita all’artista.
Un Centro Culturale
Tra il Seicento e il Settecento Castelfranco fu anche un importante centro culturale, grazie alla figura del conte Jacopo Riccati e dei suoi figli, che crearono uno dei circoli intellettuali più attivi dell’epoca, la Schola Riccatiana, alla quale Giovanni prese parte anche Rizzetti , architetto e proprietario di Villa Ca’Amata, e Francesco Maria Preti, ideatore del Duomo e del Teatro Accademico, questi due veri gioielli racchiusi nella bara delle mura del castello.
Appena fuori dalle mura, in Piazza Giorgione, c’è anche la Loggia dei Grani, o Paveion, costruita nel 1420 e restaurata nel diciassettesimo secolo: ora ospita un bar, ma un tempo era il luogo in cui si teneva il mercato delle sementi e dei semi . Infine, una visita a Villa Revedin Bolasco, nel villaggio di Treviso, che vanta uno dei più bei giardini in stile inglese in Italia, patrimonio della città e indiscutibile tesoro della botanica, da non perdere.
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